Natalino Del Prete - Moina 2021

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino bianco macerato Moina di tenuta Natalino del Prete viene ottenuto con uve di Malvasia Bianca in purezza. L’azienda vinicola di Natalino del Prete, fondata quasi un secolo fa, nasce nel cuore della Puglia, in Salento. Da generazioni la tenuta si prodiga di portare avanti le tradizioni enologiche del Salento nel totale rispetto del territorio. Moina nasce dalla vinificazione di uve di Malvasia Bianca, uve autoctone a bacca bianca al 100&. Le parcelle di vite affondano le radici in un terroir in prevalenza calcareo con presenza di argille a circa 40 mt sopra il livello del mare. Natalino decide nel 1994 di convertire la sua produzione e il lavoro tra i filari completamente a regime biologico, nel rispetto del territorio e dell’ecosistema creatosi in vigna. I vini sono il frutto di attente vinificazioni fatte senza interventi chimici o procedimenti di sintesi. In vigna regna la natura, lasciate crescere selvaggia e rigogliosa senza uso di diserbanti o prodotti chimici. Le uve destinate alla vinificazione di Moina vengono vendemmiate a mano verso la prima decade di ottobre e sono lasciate fermentare spontaneamente con soli lieviti indigeni in cemento. Il mosto macera sulle bucce per circa 2 giorni. Il vino affina poi in cemento per altri 6 mesi. Al momento dell’imbottigliamento non viene aggiunta solforosa o praticate procedure di filtrazione o chiarifica. Al calice Moina si presenta di color giallo ambrato con riflessi aranciati. Al naso il bouquet spazia dai sentori di frutta tropicale, agrumi, fiori bianchi come zagara e gelsomino, albicocche secche e note erbacee e minerali. All’assaggio troviamo un vino fresco, di ottima persistenza e una spiccata nota minerale sul finale. Consigliamo di abbinare Moina con pietanze a base di carni bianche grigliate, pesce grasso sempre alla griglia, formaggi erborinati, zuppe di pesce con pomodoro e verdure pastellate.