Picchioni Andrea - Rosso d'Asia

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino rosso Rosso d’Asia della cantina Picchioni è ottenuto da un blend di uve Croatina e, in piccolissima percentuale, di Ughetta di Solinga. La cantina Picchioni nasce nel 1988 nel cuore dell’Oltrepò Pavese, zona nota nel settore enologico e storicamente vocata alla vitivinicoltura; forte della sua posizione strategica - tra Piemonte, Liguria ed Emilia – e di un terroir unico al mondo, la cantina gestita dal vigneron Andrea Picchioni e dall’enologo Giuseppe Zatti ha deciso di operare secondo regimi artigianali e biologici. Abolendo totalmente qualsiasi chimica, infatti, si prediligono unicamente lavorazioni manuali in cantina e composti organici per fertilizzare il terreno. I vigneti di cantina Picchioni si estendono per circa 10 ettari di terreni situati nel cuore della Valle Solinga; rivolti tutti verso sud, questi filari affondano le radici su un sottosuolo composto principalmente da sabbia e pietra. Rosso d’Asia è un vino che viene prodotto unicamente in annate selezionate e nato dall’unione di un buon 90% di uve Croatina e di un piccolo 10% di uve Ughetta di Solinga. La vendemmia viene svolta manualmente e, in seguito, il mosto macera a contatto con le bucce per circa 15 giorni per poi proseguire con la fermentazione alcolica. Una volta terminato questo processo, il vino inizia l’affinamento in botti di legno per un periodo di circa un anno. Dopo un breve passaggio in cemento, si procede con l’imbottigliamento e ulteriori 6 mesi di maturazione. Questo vino rosso che porta la firma di casa Picchioni si presenta al calice di un vivace e profondo color rubino. Note di piccoli frutti di bosco maturi, sottobosco, spezie e cuoio si legano ad accenni balsamici al naso, mentre in bocca il vino presenta un perfetto equilibrio tra trama tannica e acidità. Finale caldo, lungo e persistente. Rosso d’Asia è un rosso da tavola adatto a tutto il pasto: ottimo con formaggi stagionati, risotti di terra e portate principali a base di carne rossa e selvaggina.