Bianco è un vino che profuma di mare. Intenso, minerale con note erbose e fruttate. La sua vibrante armonia risulta perfetta in accostamento a crostacei al vapore, verdure e carni bianche in umido.
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Il vino bianco macerato Bianco di tenuta Viteadovest viene prodotto con un blend di uve autoctone a bacca bianca di Grillo e Cataratto.
L’azienda vitivinicola Viteadovest sorge tra i comuni di Marsala e Mazara del Vallo, in Sicilia. Il vigneron Vincenzo Angileri decide nel 2013 di recuperare i terreni appartenuti alla moglie Giusi ed unificarli, per tornare a produrre vino autentico e fortemente legato alle tradizioni del territorio.
Mukè viene prodotto con uve di Grillo 80% e Cataratto 20%. Le parcelle di vite di circa 20-30 anni di età affondano le radici in un terroir di origine argilloso calcareo a circa 220 mt sopra il livello del mare. Le viti vengono allevate con tecnica ad alberello e sorgono in contrada Kelbi.
Sia in cantina che in vigna la tenuta opera a regime esclusivamente biologico e naturale; sono infatti banditi elementi chimici e diserbanti che potrebbero alterare il ciclo vitale delle piante e le proprietà organolettiche delle uve. Anche in cantina sono banditi prodotto di sintesi, chirificazioni o filtrazioni.
Le uve destinate alla creazione di Bianco vengono vendemmiate manualmente e lasciate fermentare spontaneamente con l’utilizzo di soli lieviti indigeni. Il mosto macera sulle bucce per 10-15 giorni per acquisire colore e sentori. Il vino affina poi sulle fecce nobili per almeno 10 mesi in tini di acciaio. Segue un secondo affinamento per minimo 3 mesi in bottiglia.
Al calice Bianco si presenta di color giallo paglierino carico con riflessi dorati e una leggera velatura. Al naso il bouquet si esprime con sentori di frutta gialla polposa, erbe aromatiche, agrumi di Sicilia, acqua di mare e un finale ammandorlato e speziato. All’assaggio risulta un vino sapido, fresco, intenso e di grande armonia.
Consigliamo di abbinare questo vino a pietanze a base di pesce e crostacei al vapore, carni bianche in umido, risotti con verdure e zuppe di pesce in bianco.
Vincenzo Angileri insieme alla moglie Giusi decide di unificare i terreni di famiglia, destinando la produzione a un pubblico più vasto restando sempre legato alle antiche tradizioni contadine.
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