Ginevra Baldi
15 Giugno, 2022
Anche se il galateo imporrebbe il veto sul termine “salute” così come il far toccare i calici facendoli appunto creare il suo “cin”, ci piacerebbe comunque approfondire e capire perché si dica “cin-cin” in questa nuova puntata delle curiosità di Florwine.com sul mondo del vino.
Non c’è niente di più comune che il gesto del brindisi, alzando i bicchieri in alto e facendoli toccare tra loro, ma da dove ha origine questa usanza?
Il termine “brindisi” sembrerebbe derivare dal termine spagnolo “brindis”, a sua volta riferito al termine “bring dir’s” tratto dalla lingua tedesca. Questa etimologia significherebbe “lo porto verso di te il bicchiere”, spesso utilizzato durante i banchetti in Germania.
Ma per capirne meglio il significato occorre fare un salto ancora più indietro nella storia, quando gli antichi romani erano soliti fare toccare i calici durante i banchetti per far passare qualche goccia di vino tra i vari commensali. Gli avvelenamenti durante l’Antica Roma erano all’ordine del giorno e questo era l’unico modo per testare che il vino non fosse avvelenato. Il termine per brindare viene poi coniato in “prosit” in uso fino quasi al 1700 che letteralmente voleva significare “ti sia di giovamento”, derivando apputo dal verbo latino “prodesse”, ovvero giovare.
Passano gli anni, tanti modi di brindare si susseguono, ma oggi il modo più diffuso durante il brindisi è CinCin. Questo modo di dire è di origine cinese, precisamente degli abitanti della costa di Canton, ex porto mercantile britannico che ha fatto sì che tra i marinai europei si divulgasse questo curioso modo di brindare. In cinese “ch’ing ch’ing”, letteralmente “prego-prego”, viene poi tramutato in “chin chin”. In effetti è un termine onomatopeico: ricorda il tradizionale rumore che fanno i bicchieri quando si toccano. Oggi nella lingua cinese moderna “ch’ing ch’ing” significa bacio e a noi che abbiamo un lato poetico piace pensare al “bacio” dei bicchieri quando si brinda, come se così suggellassero un momento di festa.
Oggi ogni Paese nel mondo ha le sue usanze. Per esempio, in Moldavia, si è soliti brindare per 30 volte consecutivamente pronunciando le parole “hai devai”. In Finlandia invece si dice “kippis” ed è obbligatorio guardarsi negli occhi. L’unico paese dove dovete stare attenti a come brindate è il Giappone, dove la parola “cin cin” ha un significato poco elegante e alquanto equivoco.
Quali sono le regole per un cin-cin perfetto?
Il galateo impone delle regole precise per suggellare un momento di inizio o di commiato tra i commensali; innanzitutto deve essere il padrone o la padrona di casa ad augurare il brindisi. Inoltre, è rigorosamente tenuto ad alzarsi per richiamare l’attenzione e ringraziare i propri ospiti. Ricordatevi niente botti con i tappi, prima si servono gli ospiti gli ospiti e si beve tutti insieme, si, anche gli astemi!
Quale che sia il modo vi piaccia brindare, per noi di Florwine.com l’importante è farlo in compagnia e se e con una delle nostre etichette saremo ancora più felici.
Speriamo di avervi tolto un’altra piccola curiosità del mondo dell’enologia. Stay tuned per tante nuove novità!
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