Col di Corte - Vigneto di Tobia 2019

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino bianco Vigneto di Tobia della tenuta Col di Corte viene prodotto con uve di Verdicchio 100%. La cantina vitivinicola Col di Corte si trova in provincia di Ancona, nel comune di Montecarotto, nelle Marche. Dal 2012 in circa 12 ettari Giacomo e Claudio dirigono la tenuta a pieno regime biologico, nel pieno rispetto del territorio marchigiano e delle sue tradizioni enologiche. Il Vigneto di Tobia viene ottenuto da uve 100% Verdicchio. Il Verdicchio è un vitigno a bacca bianca autoctono marchigiano e se ne conoscono le proprietà sin dal VIII secolo. Le vigne possono godere di belle esposizioni soleggiate e dell’effetto benefico delle brezze del mare, che mitigano le temperature più estreme, consentendo alle uve una maturazione graduale ed equilibrata. Le viti affondano le radici in un terreno di origine calcareo-argillosa che viene trattato con solo rame e zolfo, nel pieno rispetto dell’agricoltura biologica. Le uve di Verdicchio vengono vendemmiate manualmente e pressate in maniera soffice. Il mosto fermenta in serbatoi di acciaio inox con l’utilizzo di solilieviti indigeni. Affina per 12 mesi in acciaio inox. Al momento dell’imbottigliamento il vino non viene filtrato o chiarificato. Al calice Vigneto di Tobia si presenta di color giallo paglierino brillante. All’olfatto il bouquet sprigiona sentori di erbe aromatiche, fiori bianchi, zagara, agrumi, frutta matura e delicati cenni iodati. Al palato risulta teso e profondo, ben slanciato e fresco con una vivace componente sapida sul finale. Il Verdicchio Vigneto di Tobia dalla cantina Col di Corte è un vino di particolare pregio, che raggiunge la piena maturità espressiva dopo qualche anno d’affinamento in bottiglia. Perfetto da degustare con antipasti caldi di pesce, pesce grigliato, pesce in umido e crostacei al vapore. Provatelo in abbinamento al brodetto di Porto Recanati, ricetta storica della gastronomia marchigiana che insieme a questo vino, sarà capace di portarvi indietro nel tempo, alla ricerca dei sapori dimenticati.