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Cascina Boccaccio racconta: i vini naturali dell’Alto Monferrato

FlorWine 28 Luglio, 2022

Cascina Boccaccio è una storia di famiglia che affonda le sue radici in un territorio tanto ricco di storia quanto di vini naturali innovativi: l’alto Monferrato. Stretti tra il mare della Liguria e le alture del Piemonte, Roberto e Ileana Boccaccio si dedicano alla cura e alla gestione della tenuta e dei terreni di proprietà della famiglia da oltre 150 anni.

Dove è situata Cascina Boccaccio e come è nata l’azienda?

Cascina Boccaccio si trova a Tagliola Monferrato, in provincia di Ovada. La zona è quella dell’Alto Monferrato Ovadese, dove la catena montuosa appenninica divide le due regioni di cui ci sentiamo parte in egual misura. Qui vige un clima abbastanza mite che gode dei benefici del vento di mare che proviene dalla costa ligure, perfetto per coltivare la vite.
Le basi di questo progetto le hanno poste i trisavoli di Ileana: nonno Rocco – a cui abbiamo dedicato un’etichetta – gestiva la tenuta con lo scopo di autosostentare la famiglia. L’azienda è invece frutto del lavoro di Celso, il papà di Ileana. Poi, a partire dai primi anni 2000, abbiamo deciso di fare il vino, ma di farlo nella maniera più genuina possibile. Nel 2014 è finalmente arrivata la certificazione biologica.

Quindi in vigna e in cantina si seguono approcci molto “minimalisti”.

Esatto. L’obiettivo è quello di intervenire in maniera mirata e unicamente quando è strettamente necessario. Tutte le procedure, sia in vigna che in cantina, vengono svolte senza aggiungere e senza togliere nulla.
Le vigne si estendono su circa 7 ettari di terreno e vengono coccolate solo dalla mano dell’uomo; periodicamente si sfrutta l’ausilio di piccolissime dosi di rame e zolfo, l’unica chimica con cui vengono a contatto le piante e i frutti. Anche in cantina si segue la filosofia del “less is more”, evitando l’uso di tecnologia, chiarifiche e filtrazioni.
Le vinificazioni vengono svolte principalmente in acciaio e cemento, così da dar vita a vini di grande beva e mai banali.

La cantina dove avvengono le vinificazioni ha una certa età, giusto?

La cantina dei vini naturali dell’Alto Monferrato esiste da diverse generazioni, e desideravamo che fosse di nuovo all’altezza delle sue potenzialità. È stato dedicato un forte impegno al recupero dell’antica cantina presente nei pressi della tenuta. La sua peculiarità è quella di essere scavata nel tufo. Inoltre, ha accompagnato circa 100 vendemmie!

Quali vitigni vengono trattati in cantina?

Quelli tipici della zona dell’Alto Monferrato, principalmente: Dolcetto, Cortese e Barbera. Alcuni di questi vigneti hanno un’età compresa tra gli 80 e i 90 anni e non possono essere considerati monovitigno. È molto facile trovare tra le uve sopracitate piccole parcelle di Riesling Renano, Pinot Bianco, Moscato, Lambrusco, Nebbiolo e, ovviamente, di altre varietà 100% autoctone.

Quanta importanza viene riservata alle tradizioni della zona?

Moltissima. Il sogno di Cascina Boccaccio è sempre stato quello di dare nuovo respiro alle tradizioni locali, familiari e non.
Infernot è l’etichetta dedicata proprio a un Patrimonio UNESCO dell’area del Monferrato, proprio a due passi dalla cantina dove si producono i vini naturali di cascina Boccaccio. Il nome richiama le gallerie scavate nel tufo che si trasformano – proprio come la nostra – in cantina. È un vino frizzante, imbottigliato con la luna nuova di marzo e lasciato fermentare grazie al suo residuo zuccherino proprio all’interno di questa speciale cantina dove, grazie alle temperature più basse, si ottiene una bollicina molto delicata e leggera.

E poi c’è l’altro valore fondamentale: la famiglia.

Assolutamente sì. Tre etichette sono un omaggio ai parenti di Ileana, che hanno dato il “la” a questa meravigliosa sinfonia: Celso Zero, Celso e Riserva Nonno Rucchein.
Sono vini naturali autentici e genuini, espressione di un Monferrato Ovadese aperto a sperimentazioni e incroci. I primi due sono dedicati al papà di Ileana, uno ottenuto da macerazione carbonica e l’altro da una macerazione di circa 15-20 giorni sulle bucce con conseguente periodo di affinamento di un anno in cantina interrata. Celso Zero richiama il numero degli interventi che vengono svolti nel corso della sua realizzazione, ovvero nessuno. Zero solfiti, zero chiarifiche e zero filtrazioni.
Riserva Nonno Rucchein, invece, è per il nonno di Ileana. Proviene dalle uve delle vigne più vecchie della cantina ed è ottenuto da una macerazione di 15-20 giorni sulle bucce e da un periodo di affinamento all’interno di grandi botti di legno che lo trasformano in un vino robusto e strutturato ma non eccessivamente impegnativo.

 

Guarda l’intervista completa:

Cascina Boccaccio - Celso Zero

Cascina Boccaccio - Celso Zero 2018

Piemonte

13.00

Cascina Boccaccio - Celso Zero 2018

Piemonte

13.00
Cascina Boccaccio - Zina

Cascina Boccaccio - Zina

Piemonte

15.00

Cascina Boccaccio - Zina

Piemonte

15.00
Cascina Boccaccio - Dolcetto di Ovada Nonno Rucchein

Cascina Boccaccio - Nonno Rucchein Riserva 2015

Ovada DOCG

20.00

Cascina Boccaccio - Nonno Rucchein Riserva 2015

Ovada DOCG

20.00
Cascina Boccaccio - Celso

Cascina Boccaccio - Celso 2018

Ovada DOCG

15.00

Cascina Boccaccio - Celso 2018

Ovada DOCG

15.00
Cascina Boccaccio - Infernot Bianco

Cascina Boccaccio - Infernot Bianco

Piemonte

14.00

Cascina Boccaccio - Infernot Bianco

Piemonte

14.00
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