Daniele Portinari - Pietrorosso

Note di degustazione e abbinamenti

Pietrorosso è il vino rosso fruttato e leggero di Daniele Portinari dalla facile beva e dal sorso fresco e poco alcolico. È il risultato di uno splendido blend di uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Tai Rosso L’azienda agricola di Daniele Portinari, fondata del 2007, sorge tra i dolci pendii del Colli Berici, in provincia di Vicenza. I vigneti sono posti a circa 200mt di altitudine, su terreni a base calcarea, in un terreno dall’estensione di 5 ettari. Si coltivano diverse uve, tra cui i tre vitigni che vengono utilizzati per la produzione del Pietrorosso: Merlot, Cabernet Sauvignon e Tai Rosso. I vigneti si espandono per 5 ettari nel cuore dei Colli Berici, in provincia di Vicenza. Le uve crescono su terreni calcarei a un’altitudine di circa 200mt sul livello del mare. I vigneti sono circondati di alberi da frutto, boschi e natura selvaggia, e perciò le uve crescono in un habitat protetto e salvaguardato. Le uve di Merlot, Cabernet Sauvignon e Tai Rosso vengono raccolte nella vendemmia che avviene nei primi giorni di settembre, da piante che arrivano ad avere fino a 50 anni d’età. Una volta in cantina, il mosto macera a contatto con le bucce per circa una settimana. Il vino fermenta spontaneamente con soli lieviti indigeni in tini di acciaio. Il vino non viene poi filtrato. Pietrorosso si presenta al calice di colore rosso rubino chiaro. Al naso prevale la frutta, soprattutto i frutti rossi come lamponi, ciliegie e fragole. All’assaggio si conferma un vino di facile beva, morbido e leggero, fresco e poco alcolico. Abbiniamo Pietrorosso di Daniele Portinari ad antipasti a base di salumi e formaggi freschi o erborinati. Si sposa molto bene anche con secondi piatti a base di carne bianca, come il pollo arrosto o con il coniglio alla veneta. Provatelo anche con i tipici bigoli con l’anatra.