Daniele Portinari - Garganega Bianco

Note di degustazione e abbinamenti

La Garganega di Daniele Portinari è un vino naturale veneto che colpisce per intensità di beva e ottima spalla acida, che accompagna un sorso agrumato, persistente e in pieno equilibrio. Daniele Portinari è un Vigneron d’altri tempi: tradizionale e attaccatissimo alla sua terra, insieme al padre coltiva un appezzamento di terra di 5 ettari, sulle colline di Alonte, tra i dolci pendii dei Colli Berici Sud-Orientali della provincia di Vicenza. Insieme producono vini genuini e autentici, fortemente territoriali, secondo i principi dell’agricoltura biologica. I vini naturali di Daniele Portinari sono il frutto di un approccio non interventista, che mette al centro l’amore per un territorio e il rispetto che ne deriva per preservarlo al massimo. Tra i vitigni coltivati ci sono sia alcuni internazionali che Tai Rosso, Tai Bianco, e il vitigno autoctono Garganega, che occupa una parte molto importante della tradizione vitivinicola regionale. La Garganega Bianco è prodotta da uve Garganega in purezza, che vengono raccolte manualmente dai terreni calcarei su cui affondano le radici. Una volta in cantina, le uve fermentano spontaneamente con soli lieviti indigeni, in tini di acciaio, previa una macerazione sulle bucce di circa 36 ore. Il vino affina in acciaio e viene imbottigliato senza chiarifiche né filtrazioni. Il vino bianco lievemente macerato si presenta al calice di colore giallo paglierino intenso. All’esame olfattivo si esprime in sentori fruttati dove prevalgono gli agrumi e una piacevole sensazione di freschezza. All’assaggio si dimostra un vino fine e intenso, dall’ottima acidità e dal sorso persistente. Abbiniamo la Garganega Bianco di Daniele Portinari con piatti a base di pesce o vegetariani. Si sposa bene con l’orata al cartoccio con patate, un risotto agli asparagi o una torta di verdura ai carciofi.