Pranzegg - Campill

Note di degustazione e abbinamenti

La piccola cantina di Pranzegg produce Campill, un vino rosso altoatesino schietto e diretto, dal sorso freschissimo e aromatico. Un naso infinito gioca con un sorso elegante e seducente, che profuma di more e sa di amarena e spezie, in primis chiodi di garofano. I vini firmati Pranzegg portano con sé i nomi di Martin e Marion Gojer, due dei produttori di maggior rilievo nel panorama enoico italiano, soprattutto tra le piccole cantine di vini naturali. I loro terreni si estendono su appena 3 ettari vitati, e le loro uve poggiano su terreni argillosi e sabbiosi, ricchi in basalti. La vicinanza alle dolomiti e il clima fresco danno la possibilità al terroir di esprimersi al meglio, soprattutto grazie all’approccio agricolo, totalmente biodinamico. Campill è il vino rosso che desidera sgomitare e arrivare in cima alla lista delle etichette imperdibili. Ci riesce, e anzi, fa molto di più: salva il nome a un vitigno che in questo territorio è stato letteralmente distrutto dalla viticoltura convenzionale di massa, la Schiava. Da queste uve rosse nasce Campill e da Campill nasce un nuovo modo di guardare al vitigno autoctono. E questo, forse, è il punto più alto che un vino può toccare: non solo una storia raccontata, ma vera e propria cultura, preservata e tramandata per le generazioni future di vignaioli e bevitori appassionati. Le uve di Schiava vengono raccolte a mano da vigneti che raggiungono i 70 anni d’età. Una volta in cantina, fermentano spontaneamente con lieviti indigeni in botti di rovere, con una macerazione di 4 settimane. Dopodiché, affinano prima in botti di rovere usate, e poi in cemento, per un totale di circa due anni. Passano altri 12 mesi in vetro, dopodiché si procede all'imbottigliamento senza chiarifiche né filtrazioni. Campill di Pranzegg si presenta al calice di colore rosso rubino luminoso con riflessi granati. Al naso si esprime in note fresche e schiette come il suo profilo gustativo. Percepiamo sentori fruttati di amarena e prugna. All’assaggio si racconta attraverso sensazioni aromatiche e acide al punto giusto. Il finale è lunghissimo ed elegante, con note speziate dove spiccano i chiodi di garofano. Abbiniamo il Campill a piatti a base di carne rossa, a partire da antipasti a base di speck e formaggi freschi, passando per ravioli e canederli, fino a toccare le zuppe di verdure e gli gnocchetti di formaggio tipicamente tirolesi.