Valli Unite - brut and the beast

Note di degustazione e abbinamenti

Ottavio-Enrico e Cesare, amici di lunga data, decidono verso la fine degli anni ’70 di dedicarsi al difficile ed aspro mondo dell’allevamento e della gestione di un alpeggio di montagna. Oggi, quasi 50 anni dopo, la loro idea si è trasformata in un’attività cooperativa di oltre 100 ettari di terreno che comprende ben quattro famiglie impegnate nella coltivazione di cereali, alberi da frutta e viti oltre che nell’allevamento e nella produzione di miele e salumi. Il rispetto per la natura e per le biodiversità della zona piemontese in cui è situata l’azienda è da sempre un punto saliente della filosofia di questa cantina, che coltiva le terre secondo regime biologico dal 1981. Con l’arrivo in cantina di Alessandro Poretti nel 2007 anche le procedure di vinificazione virano verso metodi meno invasivi che prevedono pochi interventi e nessun additivo chimico o solforoso. Brut and the Beast è un vino bianco rifermentato ottenuto dalla vinificazione di un unico vitigno autoctono a bacca bianca. La vendemmia viene svolta in leggero anticipo rispetto al periodo standard di raccolta dell’uvaggio, in modo da ottenere maggiore freschezza in bottiglia; dopo aver svolto una macerazione spontanea per opera dei lieviti indigeni, il vino segue il metodo ancestrale e rifermenta direttamente in bottiglia, dove poi resta anche ad affinare. Al calice questa etichetta di Valli Unite si presenta in una veste gialla dorata molto intensa e poco luminosa, al quale si abbina come il miglior accessorio un perlage poco vivace ma invitante. Note di fiori bianchi, frutta matura e agrumata si fondono insieme nel corredo olfattivo di questo vino, che presenta anche sentori di panificazione sul finale. Il sorso è delicato, fresco ed equilibrato e inequivocabilmente di ottima beva. Brut and the Beast è un vino croccante e che riempie il palato, perfetto quindi per aperitivi e portate delicate a base di pesce, frutti di mare e crostacei.