Daniele Ricci - San Martino

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino rosso San Martino di tenuta Ricci viene ottenuto con uve di Nebbiolo in purezza. L’azienda Ricci nasce nel lontano 1929 quando i nonni dell’attuale proprietario Daniele acquisirono questo fazzoletto di terra per creare una tenuta in grado di autosostentarsi. Daniele porta avanti le tradizioni familiari e quelle territoriali diventando un punto di riferimento nel mondo dei vini del basso Piemonte. San Martino viene vinificato con uvaggi autoctoni a bacca rossa di Nebbiolo al 100%. Le parcelle di vecchie vite affondano le radici in un terroir di tipo collinare con forte presenza di argilla e marne tortoniane, caratteristiche della zona dei Colli Tortonesi. Dal 1997 Daniele decide di approcciarsi alla sua tenuta nella maniera più naturale e meno impattante possibile, così come facevano i suoi nonni. In vigna come in cantina si lavora e si coltiva esclusivamente a mano, senza interventi invasivi o l’utilizzo di prodotti chimici o diserbanti. I vini sono esclusivamente il frutto di quella determinata annata e di un terreno sano e ricco. Nessuna filtrazione o chiarifica viene apportata al momento dell’imbottigliamento. Le uve destinate alla creazione di San martino vengono vendemmiate a mano e lasciate fermentare spontaneamente con soli lieviti indigeni. Il mosto macera sulle proprie bucce per acquisire sentori e colore. Segue un affinamento del vino in botti di legno sino al momento dell’imbottigliamento. Al calice San martino si presenta di color rosso rubino intenso e cupo. Al naso il bouquet spazia dai sentori di frutti rossi e neri a note erbacee terrose e spezie dolci come vaniglia e cannella. Al palato il vino risulta essere di buon corpo, intenso, con un sorso ricco e materico ed un tannino ben marcato. Chiude con un’acidità quasi rinfrescante. Consigliamo di abbinare San Martino con pietanze a base di carni rosse arrosto o grigliate, primi piatti tradizionali piemontesi, salumi e formaggi saporiti e selvaggina. Provatelo con una toma d’alpeggio tipica piemontese.