Il territorio del Friuli-Venezia Giulia è tutt’altro che una zona tranquilla. O meglio, per molto tempo, in queste zone si sono susseguite parecchie lotte interne e politiche. Di rimando, il patrimonio culturale dell’intera regione è stato terra di contese e insediamenti. Però, una cosa va detta. Tutte queste contaminazioni hanno anche permesso al Friuli di sviluppare una cultura aperta al nuovo e al diverso, che si traduce nei vini di cui oggi non potremmo mai fare a meno.
Al XIII secolo dobbiamo l’introduzione di due grandi vitigni a bacca bianca, la Malvasia Istriana e la Ribolla Gialla. Sotto il dominio degli Asburgo furono impiantati quei vitigni alloctoni che sono riusciti a trovare, nelle condizioni pedoclimatiche del Friuli-Venezia Giulia una nuova splendida terra natale.
Tra i vitigni internazionali più coltivati ci sono senz’altro lo Chardonnay, il Sauvignon, il Pinot Nero e il Merlot. Al fianco di questi, i vitigni autoctoni friulani creano un patrimonio a sé stante. Vitigni come il Tocai Friulano, il Verduzzo Friulano, il Picolit, il Peduncolo Rosso, lo Schioppettino e il Pignolo raccontano e dimostrano l’unicità del suolo friulano. Il Vitoska, grande vitigno a bacca bianca, dà il suo meglio nelle colline del Carso, insieme al vitigno friulano a bacca nera Terrano, presente anche nell’area triestina e nelle zone intorno a Gorizia.
Il Friuli possiede 4 DOCG e 9 DOC. Le Denominazioni di Origine Controllata e Garantita sono interregionali con il Veneto. Sono la DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit, dove il Picolit rappresenta uno dei vini passiti italiani più prestigiosi. Dalle uve Verduzzo Friuliano nasce il Ramandolo DOCG, un’altra denominazione che identifica vino passito dolce e affascinante. La Rosazzo DOCG, nata nel 2011, appartiene alla provincia di Udine, mentre Lison DOCG si trova, oltre che in Veneto, a sud di Pordenone.
I vini naturali friulani sono importantissimi: si pensi che è proprio a Gorizia che nasce il movimento dei vini naturali. La mente, la mano, e in una parola: il genio di questa autentica rivoluzione è Joško Gravner, produttore invincibile e primo interprete della filosofia dei vini naturali. Al suo fianco, oggi spiccano i nomi di Radikon, Skerlj, il biodinamico Gaspare Buscemi, Denis Montanar, e Villa Job, la cantina 100% naturale di Alessandro e Lavinia.
Denis Montanar -RW Treottouno Rosso
Terpin - Sialis Rosso
I Clivi - Verduzzo
I Clivi - Friulano San Lorenzo
I Clivi - Spumante RBL
I Clivi - Brazan
Terpin - Collio Rosso
Terpin - Sialis Bianco
Terpin - Chardonnay
Denis Montanar - Dodon Merlot 2017
Sara & Sara - Friulano Mariatis
Villa Job - Untitled
Sara e Sara - Saragialla
Vignai da Duline - Morus Alba 2019