Pinot Nero

Il Pinot Nero è un vitigno a bacca nera di origine francese appartenente alla categoria dei vitigni internazionali. Si coltiva un po’ in tutto il mondo con ottimi seppur difficili risultati. Il Pinot nero è considerato tra più nobili vitigni a bacca nera anche se ha un carattere decisamente spigoloso. Essa, infatti, viene anche descritto come croce e delizia dei viticoltori.

Il termine Pinot Nero ha origini piuttosto curiose associate al suo singolare aspetto. Sembra, infatti, che il nome derivi dalla caratteristica forma del piccolo grappolo che ricorda una piccola pigna. Gli acini sono piccoli, appressati e fitti da ricordare le squame del frutto delle conifere.

Terra di origine del Pinot Nero è la Borgogna dove si coltivava già 2000 anni fa, prima dell’invasione dei Romani come testimoniato da alcune opere di Plinio il Vecchio e Columella. In età moderna, il Pinot Nero divenne vitigno internazionale. Dalla Francia, la varietà venne esportata e impiantata in tutta Europa fino ad arrivare in Oregon e California. Il suo arrivo in Italia è associato alla volontà di produrre vini simili ai francesi sia rossi sia bianchi spumantizzati come lo Champagne vista la propensione del vitigno a essere vinificato in bianco.

Ancora oggi, l’espressione più alta del Pinot Nero si conferma essere la Borgogna, zona francese dove si producono i vini rossi migliori al mondo. Inoltre, il Pinot Nero rientra nelle principali cuvée di Champagne.

Una delle principali caratteristiche del Pinot Nero è la marcata acidità che lo contraddistingue rispetto agli altri vitigni. Per conservarla è opportuno allevare il Pinot Nero in zone dal clima abbastanza fresco da consentire una lenta maturazione dei grappoli. Al contrario, una veloce maturazione farebbe perdere la preziosa freschezza al gusto con la generazione di sentori ordinari poco nobili ed eleganti. Il vitigno, nonostante la sua adattabilità, predilige terreni calcarei mentre risultano poco adatti quelli argillosi, freschi e umidi. Per questo, in Italia, ha trovato il microclima ideale in Trentino-Alto adige, Alta Langa, Oltrepò Pavese.

Oggi, il Pinot nero è alla base della produzione di importanti vini rossi e spumanti appartenenti ad altrettante denominazioni di origine. Nell’Oltrepò Pavese si è affermato come vitigno principe dove nel 1865 venne creato il primo spumante Metodo Classico italiano. Qui, oggi, il Pinot Nero è utilizzato per la produzione dell’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG e l’Oltrepò Pavese DOC. In Trentino-Alto Adige, invece, troviamo le denominazioni Alto Adige DOC insieme alle sottozone Meranese, Santa Maddalena e Valvenosta. In Lombardia, è alla base della denominazione Franciacorta DOCG.

Il Pinot Nero vinificato in rosso regala vini nobili ed eleganti. Il colore rosso rubino brillante preannuncia sentori fruttati che ricordano la marasca e piccoli frutti rossi. Al gusto è fresco e di facile beva. La vinificazione in bianco del Pinot Nero, invece, offre spumanti corredati da un bouquet fragrante, ampio e persistente che ricorda sentori fruttati e floreali. Al palato si presenta sapido, fresco e armonico.

Il Pinot Nero è un vitigno dalle grandi potenziali enologiche. Esso viene definito croce e delizia dei viticoltori per via del suo carattere capriccioso, a tratti irruento, che pone spesso problemi di adattabilità. Una volta raggiunto l’accordo col suo viticoltore, si apre in maniera formidabile. Il Pinot Nero riesce ad esprimere le sue potenzialità sia nella vinificazione in rosso ma ancor più in quella in bianco tanto da regalare i migliori spumanti esistenti al mondo.