La vite in Abbruzzo fa la sua comparsa in epoca romana, e di ciò ne abbiamo la prova dagli scritti latini dell’epoca, a cominciare da Polibio, nel 210 a.c. circa. È il Montepulciano che si guadagna la maggioranza delle menzioni nel corso della storia, presente su carta stampata dalla fine del ‘700. In seguito alla Fillossera i proprietari terrieri ripensarono l’enologia, che questa volta avrebbe privilegiato la resa piuttosto che la qualità.
Solo dal 1950 si torna alla riscoperta dei vitigni autoctoni dimenticati: da quel momento a oggi, i vini abruzzesi sono diventati espressione di un territorio prevalentemente collinare – si pensi che il 96% della superficie vitata si trova in collina. I vini abruzzesi sono frutto sia di uve a bacca bianca che nera, ma a livello di produzione, quella di vini rossi abruzzesi è più consistente, con il 63% del totale.
I vitigni dell’Abruzzo sono sono principalmente autoctoni. Il più diffuso nella regione è il Montepulciano, molto resistente ai parassiti, tannico e vivace. Tra gli altri vitigni autoctoni spiccano il Montonico, coltivato sui pendii più dolci del Gran Sasso, ideale sia per un bianco fermo che per la spumantizzazione. Inoltre, la Passerina e la Cococciola sono tra i vitigni più noti del territorio. Il Trebbiano d’Abruzzo è un vitigno che da un vino fresco e acido, mentre il Pecorino trova la sua massima espressione in altitudini un po’ maggiori rispetto ai coetanei. Il Sangiovese è presente anche in Abruzzo, dando vita a vini rossi di corpo e persistenti.
L’Abruzzo si forgia di due DOCG – Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane DOCG, nell’area di Teramo, che deve macerare in legno per un anno rispetto al collega DOC, prima di essere messo in commercio. Al suo fianco si trova Terre Tollesi DOCG, detta anche Tullum, DOCG recentissima, creata per la provincia di Chieti nel 2019. Inoltre, sul territorio sono presenti 8 DOC e 8 IGT.
I vini naturali abruzzesi sono il prodotto di artigiani da generazioni, attenti tanto al territorio quanto al rispetto delle tradizioni di famiglia. Tra le cantine storiche abruzzesi, spiccano Podere San Biagio e De Fermo. Al loro fianco, l’Abruzzo è terra di vini naturali pop, creati da produttori giovani e indomiti: da provare le etichette di Cirelli, Mormaj, Ruvido, e Cantina Indigeno.
Alchimia - Viaggio a Ixtlan
Alchimia - Quarto Vuoto
Terraviva - Mario's
Terraviva - Ekwo
Ruvido - Rosso 2020
Podere San Biagio - Fun cool 2022
Caprera - Le Vasche Cerasuolo 2020
Ruvido - Carbo Rosso 2020
Caprera - Le Vasche Montepulciano 2019
Podere San Biagio - Trebbiano
Mccalin - Cuvèe Antica 2019
Caprera - Fortuna 2019
Cirelli - Cerasuolo d'Abruzzo Anfora 2019
Lammidia - Bianco Anfora 2020
Luca Bevilacqua - Lollo 2020
Ruvido - Bianco 2020
Colle Florido - Salvo
Mccalin - Liberoarbitrio 2020
De Fermo – Launegild Chardonnay 2019
Mccalin - Manebiank 2019
Ruvido - Carbo Bianco 2020
Podere San Biagio - Briscola e Tresette
Mccalin - Rossodamare 2017